E’ tra gli anni 20 e 30 che si sviluppano quelle che ancora oggi saranno alcune delle opere di architettura e arredamento più famose e apprezzate nel mondo.
E’ a Weimar, in Germania, che nel 1919 nasce la Bauhaus. Una scuola, fondata dall’architetto tedesco Walter Gropius, che è diventata anche un movimento, una corrente artistica. La scuola nasce dall’unione di due istituti: l’Accademia delle belle arti e la Scuola di Arti Applicate.
Il punto di partenza per questa scuola era una nuova concezione delle arti e dell’architettura. Non più mondi separati anche dalla differenza tra classi sociali. Mondi trasversali che riuscivano quindi a contaminarsi e trarre ispirazione uno dall’altro.
E’ da questa commistione e da uno studio attento sulle necessità dell’uomo che sarebbe poi partita la grande produzione industriale.
La Scuola Bauhaus, della durata di tre anni e mezzo, prevedeva una formazione completa che puntava alla conoscenza a 360 gradi dei materiali, dei colori, dei tessuti, delle tecniche di pittura, scultura e incisione.
Gli oggetti d’arredamento e di design dovevano quindi essere funzionali alle esigenze dell’uomo ma anche di grande valenza estetica. Ed è grazie a questa attenta indagine fatta dalla Scuola Bauhaus se ancora oggi tantissimi oggetti d’uso quotidiano, realizzati in quel periodo, continuano ad essere replicati da tutte le aziende d’arredamento e design.
Il termine Bauhaus significa appunto “casa del costruire“. Qui si costruivano idee che prendevano forma dopo analisi e studi attenti sulla funzionalità e sulla realizzazione tecnica.
Nel 1926 il Bauhaus viene trasferito a Dessau in un nuovo edificio che ha segnato la storia dell’architettura razionalista che si basa sui criteri dell’essenzialità.